La Soprintendenza di Napoli è in regime di vacatio, ma pur non avendo un titolare l’ente doveva essere aggiornato sul futuro di Palazzo d’Avalos. La dimora nobile è stata acquisita da un fondo internazionale che ha liquidato sia il principe Andrea d’Avalos, che la Vasto Srl della famiglia Ferlaino. Il passaggio con la Soprintendenza era d’obbligo perché il Ministero della cultura ai tempi di Dario Franceschini ha imposto il vincolo dei beni culturali per il piano nobile e per le parti piu’ antiche. L’architetto Salvatore Buonomo è andato in pensione e non è stato ancora nominato un suo successore. Il palazzo è vincolato dalla soprintendenza ed è sottoposto all’applicazione del Codice dei Beni culturali. La vendita della dimora aristocratica si è concretizzata attraverso due società con sedi a Malta e Londra. Quale sarà il futuro di palazzo d’Avalos è ancora tutto da definire, molto probabilmente l’ipotesi più accreditata è quella relativa alla realizzazione di un condominio di lusso. Ma potrebbe anche essere la location di un albergo esclusivo nel salotto buono della città di Napoli.