Una scia di violenza che non si arresta quella che vede i camici bianchi e gli operatori sanitari napoletani vittime di violenza.
Ieri un medico di base di Giugliano è stato picchiato da un paziente per aver negato un certificato e poche ore dopo due operatori del pronto soccorso dell’Ospedale San Paolo di Napoli son stati aggrediti al prontosoccorso.
Giovanni Galluccio è il medico che nel suo studio di via Casacelle a Giugliano ha visto arrivare la figlia e il genero di un suo paziente che gli hanno chiesto un certificato di malattia a seguito di un intervento chirurgico che il paziente avrebbe eseguito al Cardarelli.
Galluccio si rifiuta spiegando che c’è bisogno del certificato di dimissioni dell’ospedale.
il genero del paziente però gli si scaglia contro colpendolo al volto ripetutamente.
Al San Paolo di Fuorigrotta invece alle 4 di notte è arrivata un’auto con a bordo quello che doveva essere un codice rosso. In realtà la donna che i familiari avevano trasportato al pronto soccorso, era già deceduta diverse ore prime dell’arrivo.
Quando gli operatori hanno comunicato ai parenti che la donna era già morta sono stati aggrediti. I familiari hanno anche distrutto la porta di accesso al pronto soccorso.
Le aggressione agli operatori sanitari e ai medici sono dunque arrivate a 18 tra Napoli e provincia, solo da inizio anno. Numeri che pesano e che stanno trasformando la sanità campana in una trincea dove medici, infermieri e operatori sono spesso lasciati soli e con poche difese.