Incuria degrado San Martino

Anni e anni di impalcature fatiscenti, strutture alberghiere abbandonate all’incuria del tempo, resti dei bivacchi notturni di giovani incivili ed incuranti del bene comune, scalinate, quelle della Pedamentina, la più suggestiva e panoramica passeggiata della città, con spazzatura di ogni tipo

Anni e anni di impalcature fatiscenti, strutture alberghiere abbandonate all’incuria del tempo, resti dei bivacchi notturni di giovani incivili ed incuranti del bene comune, scalinate, quelle della Pedamentina, la più suggestiva e panoramica passeggiata della città, con spazzatura di ogni tipo. Il Belvedere di San Martino, quello che dovrebbe essere la cartolina di Napoli, è da anni abbandonato all’incuria. Anni e anni di promesse mai mantenute da parte delle numerose amministrazioni comunali che si sono succedute nel corso del tempo, senza alcuna soluzione. Certo quando ci si affaccia dal davanzale che domina la città, Napoli si mostra in tutto il suo splendore. In pochi attimi è possibile ricostruire tutta la pianta urbana: strade e piazze, palazzi e monumenti. Ma se si voltano le spalle alla cartolina, l’occhio incontra ben alta bellezza: quella dell’incuria e delle gabbie. Sì perché da tempo immemorabile gran parte delle storiche mura della Certosa sono oscurate da impalcature fatiscenti abbandonate a se stesse. Mai presente un solo operaio che ci faccia sperare in un ripristino imminente.

Neanche il boom di turisti registrato in quest’ultimo anno è servito a scuotere le coscienze degli amministratori. Dai dati resi noti dalla Fondazione Città identitarie, con oltre 17 miliardi di visualizzazioni Napoli è la città d’arte italiana più cliccata sui principali canali social. Numeri da record che si spera spronino ad interventi di riqualificazione immediati per evitare che le foto di spazzatura e degrado che ogni giorno i turisti postano sul web andando in giro per il mondo prendano il posto della Napoli da cartolina.

DiRedazione

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