La rivoluzione del PD con la guida della neo segretaria del partito Elly Schlein parte dalla Campania con l’invio dell’ex segretaria della Cgil, la senatrie Susanna Camusso a Caserta e Antonio Missani già viceministro all’Economia e Finanze nel Conte II, nuovo commissario del Pd regionale della Campania
La decisione a seguito della mancata approvazione dell’anagrafe degli iscritti e delle iscritte della Federazione di Caserta e delle dimissioni del presidente della commissione regionale per il congresso della Campania Franco Roberti
Fine del regno di De Luca quindi? La Schlein lo aveva annunciato nel suo discorso d’insediamento: tolleranza zero sulla strada di cacicchi e capibastone e che ieri a Modena ha ribadito che non arretrerà di un millimetro ringraziando la Camusso e Misiani, che dovranno operare per rientrare nel pieno rispetto delle regole dopo la denuncia di situazioni opache con capibastone o persone che si sentono padroni delle tessere”.
il Governatore però non ci sta ed è pronto a dar battaglia e proprio qualche giorno fa nel corso dell’assemblea provinciale del Pd aveva dichiarato che il destino della Campania si decide in Campania e non da altre parti guardando già alle prossime elezioni regionali e a Roberto Fico probabile futuro candidato governatore in un ricostruito campo largo tra Pd e M5S, anche oggi vicino a Marco Sarracino e al sindaco di Napoli Gaetano Manfredi a cui De Luca lancia un avvertimento suggerendo di fare attenzione alle cattive compagnie”.
Una blanda difesa di De Luca è arrivata da Stefano Bonaccini Anche se i numeri parlano chiaro con i bonacciniani hanno votato all’unanimità per i commissari.
In questo scenario di crollo dell’era deluchiana intanto De Luca jr farà di tutto per non lasciare il ruolo di vicecapogruppo alla Camera, mentre perde definitivamente quota l’idea che entri in segreteria.