Escrementi e blatte in cucine di ospedali A Napoli sono state chiuse cinque cucine ospedaliere per carenze igieniche e la presenza di blatte. In azione i carabinieri del Nas in collaborazione con il personale dell’ Asl Napoli 1 Centro. Nel capoluogo campano, i militari hanno controllato cinque strutture private in città. E’ stata riscontrata la presenza diffusa di umidità, formazioni di muffa e anche l’infestazione di blatte, nei locali in cui avveniva la preparazione del cibo, il lavaggio delle stoviglie, nel magazzino e nelle celle frigorifere. Verificata la presenza di sporco e di ruggine anche nel vano di un veicolo utilizzato per il trasporto di alimenti. Sono stati sequestrati oltre 1.180 kg di alimenti perchè privi di tracciabilità e custoditi in ambienti inadeguati. I controlli hanno interessato 50 punti di cottura e di preparazione di pasti che si trovano all’interno di altrettante strutture sanitarie, sia pubbliche che private. Sono 44 le infrazioni penali e amministrative, previste sanzioni complessivamente pari a 42 mila euro. Nell’ ambito di mirati servizi svolti, in ambito nazionale, a tutela della salute delle fasce di popolazione maggiormente vulnerabili, i Carabinieri del Nas di Caserta hanno ispezionato 26 strutture, in un deposito di un ospedale veniva confezionato il cibo per i pazienti preparato da ditte esterne alla struttura sanitaria. In 5 casi sono state riscontrate infrazioni a carattere amministrativo, per carenze igienico strutturali, mancanza di autorizzazioni e degli attestati di formazione del personale. Sono state elevate sanzioni per un totale di circa 15.000 euro.