Nel bacchettare quegli insegnanti che ritengono di non avere più la necessità di continuare la loro formazione culturale una volta ottenuta la tanto agognata cattedra Oscar Wilde soleva dire: “Hanno smesso di imparare e si sono messi a insegnare”
Nel bacchettare quegli insegnanti che ritengono di non avere più la necessità di continuare la loro formazione culturale una volta ottenuta la tanto agognata cattedra Oscar Wilde soleva dire: “Hanno smesso di imparare e si sono messi a insegnare”. Pericolo che di certo non corre Valentina Soria, l’ultima ospite del modulo sulle “Tecniche del linguaggio giornalistico” incardinato nel “Laboratorio di Produzioni Audiovisive, Teatrali e cinematografiche”, diretto dal Prof. Francesco Giordano, che ha tenuto una lezione sul “Linguaggio televisivo tra immagini e multimedialità”, con un focus su come il mezzo (web, televisione, fotografia, ecc.) influenzi le modalità comunicative. Docente, con tanto di specializzazione TFA, giornalista, redattrice dell’emittente televisiva Canale 21, scrittrice, sceneggiatrice (ha contribuito alla sceneggiatura di “FramesVivere d’istanti”, primo felice esperimento di raccontare le nostre vite stravolte dalla pandemia in tempo reale) operatrice giudiziaria presso la Corte d’Appello di Napoli e, giusto per non farsi mancare nulla, attivista nell’ambito di progetti di rigenerazione di territori urbani marginalizzati, Valentina Soria, come dimostra inequivocabilmente l’amplissimo e variegato ventaglio delle sue attività professionali cui corrispondono specifiche competenze, non ha mai smesso di arricchire il proprio bagaglio professionale e culturale.
Fondendo mirabilmente le capacità di insegnare e comunicare, pur avendo una vasta e multidisciplinare cultura, Valentina Soria non cade vittima di quell’insidia che lo psicologo Steven Pinker ha ribattezzato “la maledizione della conoscenza”, ossia la difficoltà che incontra chi conosce molto bene una tematica nel mettersi nei panni di chi invece ne è a digiuno costituendo in tal modo il principale ostacolo alla chiarezza nella comunicazione. E, infatti, gli studenti sono immediatamente entrati in sintonia con l’illustre ospite che, da parte sua, ha annullato ogni distanza come è nelle corde di chi è abituata nelle sue molteplici attività ad accompagnare, a mettersi al fianco dei suoi interlocutori (siano essi studenti, lettori o telespettatori) invece di salire in cattedra, a conferma del fatto che tra i punti di forza dei Laboratori del Prof. Giordano rientra la sua abilità nel selezionare ospiti che, consapevoli che anche in un’interazione asimmetrica lo scambio informativo è bidirezionale, mai unidirezionale, si interfacciano alla pari con giovani e giocoforza inesperti studenti. Insomma, Valentina Soria, che coltiva anche la passione per il teatro tanto da trovare tempo ed energie anche per il prestigioso teatro “Augusteo”, con il suo incontro-lezione avvalora quanto sostiene Elena Granata, ordinario di Urbanistica presso il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano: “Un’ora in aula non è molto diversa da un’ora a teatro dove passano parole, emozioni, sentimenti. Dovrebbe essere vietato leggere le lezioni dai libri, magari con tono monocorde, senza espressione; bisogna fare la fatica di recitarle le lezioni, di interpretarle col pathos di cui ciascuno è capace e con intensità. Solo così alcune delle ore trascorse con i ragazzi resteranno incise nella loro memoria”. Di sicuro gli studenti saranno eternamente grati al Prof. Francesco Giordano per aver dato loro la possibilità di fare la conoscenza e intervistare un’esperta di comunicazione a tutto tondo come Valentina Soria che, anche in virtù della sua attitudine a migrare da una disciplina all’altra, a non arroccarsi in una sola ma a stare al margine e sulla soglia del proprio sapere, della propria identità e della propria professione, è il migliore trait d’union tra il modulo sulle tecniche del linguaggio giornalistico che volge al termine, dopo aver ottemperato alla propria mission di avvicinare alla professione giornalistica aspiranti giornalisti, e quello sulle produzioni audiovisive, cinematografiche e teatrali, ai nastri di partenza il 27 aprile.