La Procura di Napoli indaga sull’assistenza psichiatrica all’Asl Napoli 2 Nord. Le indagini sono partite dopo un esposto presentato nel 2022 dal difensore civico della Campania Giuseppe Fortunato e sono relative al mancato rispetto degli accreditamenti disciplinati per legge, unico titolo per operare in nome e per conto del Servizio sanitario nazionale. Le ispezioni dei Nas sono scattate, nei giorni scorsi, per verificare i requisiti di qualità e le caratteristiche strutturali, strumentali e di personale di alcuni centri che operano in convenzione con la Asl sulla base di gare e appalti risalenti ad anni precedenti ma fuori dal percorso degli accreditamenti istituzionali. Nel mirino le esternalizzazioni e i bandi di gara della Asl, precedenti alla nuova direzione generale dell’azienda sanitaria. Il difensore civico non ha chiesto di limitare l’assistenza ma di erogarla in forme lecite, idonee e affidabili. Attualmente, l’Asl Napoli 2 Nord assiste in regime di residenzialità circa 60 pazienti psichiatrici tramite il sistema delle esternalizzazioni a strutture non accreditate che si trovano a Barano d’Ischia, ad Arzano e Mugnano di Napoli. I pazienti spaziano da quelli affetti da disturbi schizofrenici a quelli con disturbi dello spettro psicotico e poi sindromi affettive gravi, disturbi della personalità con gravi compromissioni del funzionamento personale e sociale. Per Santolo Lanzaro, presidente della Commissione consultiva permanente di Aspat per la branca Salute mentale, la soluzione consiste nella sostituzione delle attuali prassi di esternalizzazione con una reale ed effettiva offerta autenticamente pubblica e privata e istituzionalmente accreditata sulla base di una ricognizione accurata dell’offerta effettivamente abilitata e l’aggiornamento del fabbisogno da soddisfare.