Sebastiano Sartori, difensore di Impagnatiello, ha rinunciato al mandato. “E’ stata una questione fra me e il mio assistito” ha spiegato l’avvocato. Nel mentre vanno avanti le indagini. Tra gli elementi ancora da accertare, se Impagnatiello, sia stato aiutato a nascondere il corpo.
Lui lo esclude, fa sapere l’ex difensore che in mattinata, prima della rinuncia, lo aveva incontrato nel carcere di san vittore. Ribadisce infatti che il suo vecchio assistito dichiara di aver agito da solo. Anche per quanto riguarda l’arma del delitto, il coltello usato per assassinare Giulia “non l’ha buttato, ha detto specificatamente dove sia” ha continuato l’avvocato.
Nel mentre anche la famiglia della vittima ha nominato un legale. Si tratta di Giovanni Cacciapuoti, avvocato del foro di Napoli Nord, nominato dai genitori della ragazza per gli accertamenti irripetibili disposti, cioè i rilievi che avranno luogo domani nell’abitazione dove la giovane è stata ammazzata e l’autopsia di venerdì.
Cacciapuoti ha spiegato che non è stato nominato un consulente di parte vista la fiducia in quelli del Pm.