Lo abbiamo atteso, desiderato ed ora che è arrivato a malapena lo tolleriamo.
Parliamo del grande caldo arrivato lo scorso weekend e con cui secondo gli esperti dovremmo imparare a convivere almeno per altri 7 giorni con temperature massime ben oltre i 40 gradi e nuovi possibili record.
Si tratta della seconda ondata di calore della stagione estiva con la giornata più rovente che potrebbe essere quella di mercoledì.
Non andrà meglio neppure Nel corso delle ore notturne , anzi con un tasso di umidità alle stelle e valori che non scenderanno al di sotto dei 22/23 gradi su gran parte del Paese.
E proprio l’afa ovvero l’elevato tasso di umidità che con le alte temperature del periodo rende insopportabile il grande caldo di questi giorni ha indotto tantissime persone ad accendere i condizionatori con conseguente sovraccarico della rete elettrica per il primo blackout della stagione.
I primi disagi si sono manifestati nel popolosissimo quartiere della Sanità dove i residenti superano le 50mila unità ai quali vanno aggiunti i visitatori e dove in questi giorni l’aria è diventata irrespirabile.
Fin dalla notte si è avuta energia a intermittenza, con lo stop all’erogazione definitivo poi intorno alle 13, e il ritorno alla normalità da parte dell’Enel nella tardissima serata di ieri alle 19,30 dopo sei ore e mezza di blackout.
E se al primo caldo la rete cede è naturale che scatti l’allarme.
Perché se dovesse saltare di nuovo l’energia elettrica sarebbe un grave danno per tantissime attività dai negozi alimentari che senza energia elettrica avrebbero i frigoriferi spenti.
oltre che per bar, pizzerie e ristoranti.
Ma il caldo afoso è un problema anche e soprattutto per i soggetti fragili, come i clochard
e con l’arrivo dell’estate scatta anche il rischio incendi