Tra pochi giorni si conosceranno i risultati del Dna della 31enne venezuelana per verificare se si tratti o meno di Angela Celentano, la bimba scomparsa sul Monte Faito il 10 agosto del 1996, quando aveva 3 anni.
Sono arrivati in Italia i campioni biologici della ragazza raccolti tre settimane fa nel Nord Europa dove la giovane si trovava per motivi di lavoro. Adesso si attende l’esito della prova genetica con il raffronto del profilo biologico della 31enne con quello dei componenti della famiglia Celentano. I genitori di Angela, Catello e Maria, credono che possa trattarsi della volta giusta. Quando Maria ha visto la foto della ragazza, una giovane donna che lavora nel mondo della moda e figlia di un uomo d’affari, ex diplomatico impegnato in politica, ha detto piangendo che si trattava della figlia, il racconto dell’avvocato Luigi Ferrandino. Anche le sorelle di Angela, Rosa e Noemi non hanno potuto non notare quando la 31enne sudamericana assomigli anche a loro. La giovane donna condivide con Angela sia una forte somiglianza che una voglia sulla schiena. Nel corso delle indagini è emerso inoltre che il padre della ragazza in passato ha avuto rapporti commerciali con la Campania e che nell’estate del 1996 era stato in Penisola Sorrentina. A 27 anni dalla scomparsa di Angela, la speranza è che lei stia bene e che la pista del rapimento che l’avrebbe condotta in Venezuela per essere cresciuta da una ricca famiglia sudamericana, si riveli quella giusta.