Restituire alla città la Reale Pontificia Basilica di San Giacomo degli Spagnoli come luogo di culto per trasformarla in un laboratorio culturale.
Uno scrigno di pregevoli opere pittoriche e scultoree, inglobata all’interno di palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli.
È questo l’obiettivo principale dell’accordo quadro siglato questa mattina tra l’Università degli Studi di Napoli Federico II e la Reale Arciconfraternita del Monte del Santissimo Sacramento dei Nobili Spagnoli nella Sala del Consiglio presso il Rettorato dell’Ateneo.
Alla conferenza sono intervenuti gli altri due governatori dell’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento dei Nobili Spagnoli, Landolfo Ambrogio Caracciolo di Melissano e Giovanni de Lutio di Castelguidone, il presidente del Comitato per la Basilica di San Giacomo degli Spagnoli Partidarios de Santiago, Andrea Di Nino, il Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, presso cui avrà sede il Comitato di coordinamento paritetico, Andrea Mazzucchi, e la responsabile scientifica del progetto, la professoressa Francesca Marone del DSU Federico II