Autonomia differenziata

Crescono le diseguaglianze tra le Regioni, meno fondi allo stato per sicurezza e pensioni
è questo l’allarme che arriva ancora una volta in tema di Autonomia Differenziata
Una questione che rischia di creare non pochi problemi all’interno del Governo dopo che ieri è andato in scena un episodio che definire strano è poco.

Un documento ufficiale pubblicato sul sito del Senato e diffuso sui social media è stato prima degradato a bozza poi riclassificato come errore tecnico e infine lasciato sul web come bozza.

Nel pomeriggio di ieri sulle bacheche dei 30 mila e passa “seguaci” del profilo del senato su Linkedin, è comparso un post per avvertire che il servizio del bilancio, i tecnici che verificano la tenuta economica di tutti i provvedimenti che passano in parlamento, aveva pubblicato uno “studio” sull’autonomia differenziata.
Non solo nel post si diceva anche che il testo contiene molte «criticità». rischiando, di rendere ancora più ricche le regioni già ricche, di «ridimensionare» il bilancio dello stato e di impedire ai territori più indietro di riuscire a garantire i livelli essenziali nei servizi ai cittadini. insomma, una pietra tombale sull’autonomia differenziata.

La notizia è arrivata subito in tutti i palazzi della politica con l’opposizione scesa immediatamente in campo chiedendo a Calderoli di «fermare il folle treno dell’autonomia». attaccando il disegno di legge «che spacca l’Italia». aumentando divari e diseguaglianze,

Il Senato ha provato a spegnere la tensione pubblicando una nota in cui derubricava lo studio a «bozza provvisoria» ancora «da verificare» pubblicata «erroneamente».

La toppa però, come spesso accade è apparsa subito peggiore del buco.

Che fine farà adesso il dossier del Senato?

Tutto ora è rinviato a martedì prossimo, quando inizierà il ciclo di audizioni sul progetto Calderoli. e saranno sentiti i governatori delle Regioni, i sindacati le associazioni oltre che Confindustria e l’ANCE.
In attesa di capire quale sarà il futuro del Paese su un tema così importante ed anche quello del ministro Calderoli che in una recente intervista, ha dichiarato che senza l’approvazione dell’autonomia considererà chiusa la sua esperienza politica.

DiRedazione

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