L’Avellino crolla 2-0 al Partenio-Lombardi contro la Viterbese penultima in classifica e vede evaporare anche l’obiettivo quarto posto ora distante 7 punti. La squadra Giovanni Lopez, conquista invece la terza vittoria consecutiva salendo a 24 punti in classifica e bloccando gli irpini a quota 36.
Primo tempo
Cinque minuti e la gara si sblocca in favore della compagine laziale: Marotta, da posizione defilata, lascia partire una conclusione indirizzata sul primo palo sulla quale Pane è tutto tranne che perfetto con la palla che gli sfila sotto il corpo. Dopo lo svantaggio, la squadra di Rastelli sembra prendere il gioco in mano ma al quarto d’ora gli ospiti conquistano un calcio di rigore per un fallo di Moretti ai danni di Mungo: dal dischetto si presenta Marotta, che non fallisce calciando centrale, infilando così per la seconda volta Pane. Il doppio svantaggio è una “mazzata” per l’Avellino, che questa volta non riesce a reagire ed i gialloblù al 39’ per poco non sferrano il colpo del ko, ancora Marotta, assistito da Jallow, scarica un destro sul quale Pane stavolta riesce a metterci una pezza.
Secondo tempo
Nella ripresa, i biancoverdi rientrano sul terreno di gioco con la giusta rabbia agonistica assediando sin da subito gli ospiti: al 50′ ci prova Russo, con una conclusione dal limite dell’area che Marconi riesce a respingere.
Poco dopo Moretti per poco non riapre la gara, con un colpo di testa su cross di Kanoute che centra in pieno la traversa. Insistono gli irpini, nuovamente con Russo, il quale si vede deviato in angolo la propria conclusione da Bisogno.
Dopo il forcing iniziale del primo quarto d’ora del secondo tempo, cala la spinta dei lupi, e ciò permette alla Viterbese di abbassare i ritmi della partita, e di schierarsi in maniera compatta nella propria metà campo, un dettaglio che servirà a non subire ulteriori pericoli.
L’Avellino, infatti, pur riversandosi in avanti non riesce più a rendersi pericoloso nei pressi della porta difesa da Bisogno, e questo fa scorrere la sfida sino al triplice fischio dell’arbitro Madonia dopo il quale si scatena la rabbia del Partenio con fischi e contestazioni all’indirizzo di squadra, tecnico e società.