Poco personale sanitario e, quello che ancora resiste, pressato da richieste continue.
A Battipaglia a vivere una situazione di gravissimo disagio è il reparto di Pediatria del presidio ospedaliero dove l’organico viene ridotto di mese in mese nonostante sia, invece, un servizio che, per la peculiarità dei suoi pazienti, svolge molteplici attività, dalla diagnostica medica, alla chirurgia, al pronto soccorso. Dieci posti letto che devono essere seguiti da due infermieri per turno, se va bene, se non occorre effettuare all’improvviso un trasferimento ad altra struttura.
Allora l’infermiere resta solo a sobbarcarsi la responsabilità di tanti bambini malati, la gestione del reparto a cui afferiscono le tante emergenze esterne. Una situazione che oltre a mettere a rischio i livelli minimi di assistenza, esaspera chi immaginava ben diverso il suo futuro professionale in campo sanitario.
Spesso il personale non riesce nemmeno ad usufruire delle adeguate pause che, come da contratto nazionale del lavoro, occorrono per garantire il recupero psico-fisico fondamentale per il benessere individuale. Un benessere, purtroppo, ormai dimenticato, considerato che, nella maggior parte degli ospedali della regione, per chi lavora nell’emergenza è divenuto impossibile conciliare lavoro e vita. Ed allora anche a Battipaglia, come a Salerno, a Scafati, ad Eboli, e nei vari presidi ospedalieri, i sindacati chiedono un reclutamento straordinario di personale infermieris