La Corte d’Appello di Napoli ha disposto gli arresti domiciliari per l’eurodeputato del Pd Andrea Cozzolino che così dopo una sola notte in cella torna nella sua abitazione al Vomero anche se ristretto agli arresti. Per i giudici della sezione “Misure di prevenzione” della Corte d’Appello sussiste un pericolo di fuga moderato, quindi agevolmente contenibile mediante la misura cautelare degli arresti domiciliari, e, inoltre, non sono valutabili “la gravità indiziaria e la configurabilità” del reato di corruzione.
L’ex enfant prodige della politica napoletana, dopo la revoca dell’immunità da parte dell’Europarlamento, è stato arrestato dagli uomini della Guardia di Finanza in esecuzione di un mandato d’arresto europeo in quanto coinvolto nel c.d scandalo “Qatargate”, tangenti, anzi, valigie di euro in contanti, regali e vacanze di lusso per ammorbidire le posizioni degli eurodeputati nei confronti del Qatar e del Marocco.
In particolare, gli inquirenti belgi contestano ad Andrea Cozzolino di aver “indebitamente ricevuto, per conto del Governo del Marocco, denaro per esercitare le sue funzioni parlamentari europee in modo da favorire gli interessi del Marocco all’interno del Parlamento Europeo”. Intanto, l’udienza per l’estradizione dell’europarlamentare è stata fissata per le ore 11 di martedì 14 febbraio, con il collegio difensivo dell’eurodeputato che si opporrà sostenendo la tesi dell’insussistenza della configurabilità dei reati che vengono contestati a Cozzolino.