28mila diffide per un valore di 260milioni. Il Comune di Napoli affila le armi e dichiara guerra ai morosi. Con l’invio delle diffide sono stati bloccati i termini di prescrizione e i morosi che occupano immobili del patrimonio del Comune adesso sono chiamati a saldare il loro debito. Dai dati raccolti emerge che quasi la metà degli occupanti immobili comunali non paga. Il patrimonio immobiliare del Comune di Napoli conta ad oggi oltre 65mila cespiti, di questi come detto, la metà non è regola. Il dato è stato elaborato dalla task force che Palazzo San Giacomo ha messo in piedi proprio per cercare di fare chiarezza su uno dei punti più dolenti del bilancio comunale. Dal lavoro svolto emerge anche un altro elemento relativo agli sfratti non eseguiti. Nel corso degli anni sono state pronunciate circa 6mila sentenze di sfratto mai eseguite. Oggi con la piattaforma unica regionale, il database che contiene l’anagrafe del patrimonio immobiliare del Comune e dei suoi occupanti, chi non paga o non riesce a saldare quanto dovuto, verrà sfrattato e l’immobile verrà assegnato a chi ne ha diritto. Il Comune adesso sta organizzando un complesso lavoro che partirà dalle occupazioni a titolo non abitativo di questi immobili. In seconda battuta si penserà alle case dell’edilizia pubblica residenziale sulle quali pesa la mano della camorra e per le quali sarà necessaria una diversa organizzazione che parte da alcuni provvedimenti ad hoc per accompagnate a nuove soluzioni abitative chi viene sfrattato. Per il momento nel mirino della Napoli Servizi, ente di supporto al Comune per la gestione del patrimonio, sono finite una quarantina di associazioni.