Gli sono bastati pochi secondi per capire che l’unica speranza di fuga correva dalla finestra. Pochi istanti per capire che i carabinieri avevano previsto tutto.
E’ tarda serata in via Campegna e i militari del nucleo investigativo di Napoli bussano alla porta di un appartamento al primo piano di una palazzina del rione a ridosso del vecchio arsenale dell’esercito. Hanno circondato lo stabile, impossibile fuggire.
Mario Gratin* è in casa, con lui Carmela Marasco.
Quando sentono i colpi sulla porta blindata accompagnati dalla parola “Carabinieri” capiscono che non c’è tempo per riflettere. Devono nascondere quel chilo di cocaina, evitare arresto e sequestro.
Così Gratino punta alla finestra, la spalanca e tira come un lanciatore di baseball quei mille grammi da oltre mille dosi.
Poi si lancia anche lui.
Ad agguantare quell’involucro da “fuori campo” i carabinieri, già posizionati in ogni angolo.
Tra le loro braccia cade anche Gratino. Per lui non un atterraggio morbido. Si rompe il braccio e si provoca un trauma cranico.
Una corsa in ospedale e poi le manette.
Stessa sorte per Carmela Marasco. In casa non solo droga ma anche 50mila euro in contanti, molti di questi nascosti sotto al materasso in camera da letto.
Il GIP si pronuncerà sull’arresto.