Portare la rappresentazione dell’Aida targata San Carlo in Egitto, come oltre 150 anni fa.. e‘ la sfida, ambiziosa e suggestiva, lanciata dal ministro degli Esteri Antonio Tajani «Ho un grande sogno, spiega: voglio portare il massimo partenopeo a suonare l’Aida sotto le piramidi». L’idea riceve l’immediato plauso del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per il quale è una nuova conferma dell’attenzione che il governo cenrtrale sta riservando alla sua città natale. Bocche cucite al momento al San Carlo tuttavia sembra che Stephane Liessner, sovrintendente del lirico, sia d’accordo con l’iniziativa. Con questa operazione culturale il ministro degli esteri vorrebbe rinsaldare i rapporti con il governo egiziano. Inoltre la proposta avrebbe un richiamo storico indiscutibile, dato che la prima mondiale del capolavoro verdiano andò in scena proprio nella città egiziana, nel 1871.
Un sogno che deve però fare i conti con il nodo risorse. Produzioni come questa costano varie centinaia di migliaia di euro, un’opera delle dimensioni dell’Aida presuppone scenografie grandiose e costumi preziosi, per non parlare dell’utilizzo di un cast foltissimo tra cantanti, coro, orchestra e figuranti. E‘ caccia quindi agli sponsor e alle partenership internazionali per abbattere i costi della produzione il cui possibile budget si aggirerebbe intormo al mezzo milione di euro.