Gli studenti della Campania sono i più scarsi d’Italia in matematica. Il dato emerge dai primi risultati dei test Invalsi di quest’anno che restituisce la fotografia di un Paese a due velocità. Il livello di istruzione degli studenti lascia molto a desiderare, in particolare al Sud, dalle elementari e fino all’ultimo anno delle superiori. Le carenze degli studenti meridionali equivalgono a due anni di scuola buttati. Già a partire dalla seconda classe primaria si evidenziano notevoli differenze tra regioni. Il Mezzogiorno cioè Campania, Puglia, Abruzzo e Molise, registra un -1,7% che arriva ad un -5,8% per il resto del Sud e le isole. Andando avanti nel percorso di studi, il divario si accentua ulteriormente facendo registrare un -15% al termine del primo ciclo e -22/23% al termine delle superiori. Le carenze degli studenti raggiungono la punta massima in Matematica dove al Sud si registra un -25/30% rispetto al settentrione. E la Campania detiene il primato negativo dei peggiori studenti in Matematica con sette diplomati su dieci al di sotto della sufficienza. Al termine delle scuole medie invece in alcune regioni meridionali solo uno studente su due comprende correttamente ciò che legge e due studenti su 3 non sono in grado di comprendere un testo di inglese. “dobbiamo invertire questa tendenza con interventi mirati in 240 istituti ritenuti più fragili a partire da settembre con investimenti economici” annuncia il ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara. “La scuola va cambiata alla radice, le lezioni devono suscitare interesse perchè i cattivi risultati in alcune regioni dipendono dai servizi che funzionano male nei singoli territori” spiega il Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli.