Uno spettacolo sul mare. E’ stata soprattutto questo, al di là dell’evento sportivo, la “Tre Golfi di Vela”. Circa 100 le imbarcazioni che sono arrivate a Sorrento, tutte molto ravvicinate dopo ben 150 miglia di regata
Uno spettacolo sul mare. E’ stata soprattutto questo, al di là dell’evento sportivo, la “Tre Golfi di Vela”. Circa 100 le imbarcazioni che sono arrivate a Sorrento, tutte molto ravvicinate dopo ben 150 miglia di regata. Con la partnership di “Rolex” in qualità di official timepiece e di “Loro Piana”, la tradizionale competizione, giunta alla 68esima edizione, è stata organizzata dal Circolo del Remo e della Vela Italia in collaborazione con l’International Maxi Association ma fondamentale è stata anche la collaborazione dei sindaci della penisola. Quest’anno gli skipper hanno potuto contare sul buon vento per tutto il percorso.
Dopo una lotta serrata al vertice, i primi due maxi hanno tagliato il traguardo separati da solo un minuto in tempo reale. I primi sei classificati hanno tutti battuto il precedente tempo record di 16 ore 44 minuti e 13 secondi stabilito nel 2016 da “Cippa Lippa 8”, il Cookson 50 di Guido Paolo Gamucci. Il “ClubSwan 80 My Song” e i cinque ex Maxi72 hanno dato vita a una competizione barca contro barca lungo tutto il percorso. Al traguardo di Massa Lubrense, in prossimità di Sorrento, è stato il 77 piedi “Jethou” di Sir Peter Ogden a prevalere precedendo “Cannonball” di Dario Ferrari che, quindi, ha chiuso secondo.