L’ipogeo ritrovato della Chiesa Collegiata Santa Maria Maggiore, spazio Hub-side, a Somma Vesuviana, ospita Mātĕr-ĭa, un’installazione site-specific dell’artista Vittorio Valiante, a cura di Elisa Perillo, che indaga il tema della maternità. Una riflessione profonda e commovente che unisce la dimensione intima al credo di una comunità.
Mātĕr-ĭa è realizzata da Tramandars e Amici del Casamale e promossa da ARS, Archivio Russo Somma.L’artista contemporaneo Vittorio Valiante, conosciuto già per la sua lunga attività da artista di strada, presenta un’esplorazione unica e delicata del concetto di maternità attraverso il filtro dell’arte contemporanea.
Noto per la capacità di catturare l’essenza delle tematiche contemporanee attraverso la sua arte, Valiante, classe 1991, ha dato vita ad un’istallazione collettiva – in dialogo con la comunità – che nasce dall’incontro tra ricerca artistica e confronto. Attraverso il colore prende forma una storia che lega pulsioni e affetti intimi, all’amore incondizionato che i cittadini di Somma Vesuviana nutrono per il culto mariano.
L’opera di Valiante si distingue per l’abilità di creare un connubio tra aspetto estetico e contenuto concettuale.
Con i suoi 9 pannelli, 3 realizzati nel luglio 2022 e 6 tra la primavera e l’estate del 2023, Mātĕr-ĭa genera una relazione tra arte contemporanea e tradizione religiosa, l’esposizione invita il pubblico a calarsi in una dimensione onirica e suggestiva.
Grazie all’uso sapiente del colore e della tecnica pittorica, l’artista rende omaggio alla bellezza e alla forza di sua madre, accostata ad altri dettagli di donna, che sono legate affettivamente al suo vissuto. Né rivela la vulnerabilità e la complessità emozionale, offrendo uno spazio di riflessione sull’amore, la dedizione e il sacrificio quotidiano.
L’opera si propone di mostrare la tematica della maternità come un affascinante mosaico di frammenti di vita, creando un’esperienza visiva ed emozionale per il pubblico. Fili fitti e rossi simili ad intrecci narrativi, immergono il visitatore in un ambiente caldo e accogliente, capace di dar voce ad una suggestione, che rimanda all’idea di un ventre materno. L’installazione sarà occasione per proiettarsi nell’universo artistico di Vittorio Valiante e di esplorare questo tema così universale. Valiante invita lo spettatore a riflettere sulla grazia e sulla complessità della maternità, così come sul ruolo fondamentale che essa gioca nella nostra società.
L’inaugurazione è stata arricchita da una performance di Angelo Nocerino. Il Catalogo è firmato Iemme Edizioni. Special thanks to : AL.SA Impianti di Aliperta Salvatore e Gruppo Tessile ASC di Carmela Sodano.
BIO
L’artista Vittorio Valiante nasce a Napoli nel 1991, fin da piccolo mostra talento e una forte passione per il disegno e per la pittura che lo porta ad eccellere nelle materie artistiche e a ricevere diversi premi amatoriali. Consegue nel 2009 il diploma al liceo d’arte Suor Orsola Benincasa e, dopo un breve periodo all’Accademia delle Belle Arti di Napoli, prosegue il suo percorso artistico da autodidatta.
Dal 2012, con l’uso di pseudonimi, inizia a lavorare a una grande produzione di dipinti, con i quali si inserisce in mercati e gallerie fino ad arrivare in Russia, dove i suoi lavori entrano a far parte di diverse collezioni private.
Il duro e incessante lavoro quotidiano di questo periodo influisce decisamente sulla sua formazione artistica, fungendo da scuola pratica e portandolo a raggiungere una forte padronanza e conoscenza della pittura.
Il suo lavoro è caratterizzato da una pennellata materica con ricca e intensa gamma cromatica, con chiari rimandi alla pittura di Rembrandt Van Rijn e la pittura dei macchiaioli, in particolare la scuola napoletana di fine ‘800 e primi del ‘900.
Nel 2015 entra a far parte della collezione privata della critica d’arte e collezionista Lucia Pianto.
Dal 2018 inizia a praticare l’arte del Madonnaro, dalla strada nasce una grande visibilità che lo porta a ricevere numerose commissioni e a stringere nuovi rapporti che lo rendono partecipe di diverse iniziative, soprattutto per la riqualificazione del territorio napoletano e non solo. Vanta la partecipazione a diversi festival internazionali, in particolare negli Stati Uniti.
Dal 2019 si affaccia al mondo dell’arte muraria, richiamando l’attenzione di diversi enti pubblici e privati, con cui
realizza diversi progetti sul territorio italiano.
Tra le collaborazioni possiamo citare: il Comune di Napoli, il Comune di Sappada in Friuli Venezia Giulia, il Comune di Matera in occasione di “Matera, capitale della cultura” nel 2019, l’Assessorato alla mobilità e al turismo, FOQUS (Fondazione Quartieri Spagnoli), INWARD, l’Associazione Stornara Life, Fondazione Polis di Napoli, Fondazione Alfonso Gatto di Salerno e Voiello.A luglio 2022 realizza in collaborazione con Tramandars Mātĕr-ĭa, una pala d’altare scomposta per l’ipogeo della Chiesa Collegiata in S.Maria Maggiore di Somma Vesuviana, nel borgo medioevale del Casamale in provincia di Napoli.