Una morte assurda quella di Francesco Pio Maimone, il 19enne freddato, intorno alle 2.20 della notte scorsa, con un colpo di pistola al petto durante una lite nella quale non era neanche coinvolto
Una morte assurda quella di Francesco Pio Maimone, il 19enne freddato, intorno alle 2.20 della notte scorsa, con un colpo di pistola al petto durante una lite nella quale non era neanche coinvolto. Scena di tale esecrabile crimine un noto chiosco di Mergellina, sul quel Lungomare abituale luogo di ritrovo di una movida che si macchia sempre più di sangue. Eppure Francesco, incensurato, non aveva nulla a che spartire con i suoi assassini che si sono accaniti contro di lui per futili motivi, forse addirittura per un involontario pestone rifilato a un componente del branco. Un nonnulla che però è bastato per accendere gli animi sebbene non sia scoppiata una vera e propria rissa. Sta di fatto che spunta una pistola, vengono esplosi 2-3 colpi d’arma da fuoco, con Francesco che si accascia al suolo.
Conoscenti lo trasportano in ospedale ma i medici non possono fare altro che constatarne il decesso. Sul fronte delle relative indagini gli investigatori hanno ascoltato i testimoni e acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza per identificare i responsabili dell’ennesimo deprecabile episodio di sangue sulla strada degli chalet. A terra la Polizia scientifica non ha rinvenuto i bossoli ma solo un’ogiva, indice del fatto che chi ha sparato ha utilizzato un revolver. “Mergellina è terra di nessuno, sparano all’impazzata tra la gente”, ha tuonato il deputato dei Verdi Francesco Emilio Borrelli invocando “una risposta da parte dello Stato”.