E’ sempre più vicina la verità sulla morte di Diego Armando Maradona. L’udienza preliminare è stata fissata per il 7 Marzo presso la Camera d’Appello del tribunale di San Isidro. Il procedimento giudiziario coinvolge otto indagati, tra medici e infermieri, con l’accusa di omicidio colposo con dolo eventuale perché avrebbero dovuto assistere il Pibe de oro subito dopo l’operazione al cervello. Un reato che la giustizia argentina punisce con una reclusione da 8 a 25 anni. L’udienza si svolgerà da remoto. Nell’ambito dell’inchiesta della magistratura argentina sono emerse le carenze dell’assistenza prestata a Maradona. Infatti, per i periti di parte Diego è stato completamente abbandonato e non accudito in maniera idonea. E’ stato trattato con psicofarmaci, non è stato mai sottoposto neanche ai controlli di routine. Lo staff che lo assisteva spesso aggiungeva droga e alcol. La tesi dell’accusa è chiara e ben definita. Gli avvocati degli indagati hanno contestato tutto e la posizione degli otto verrà esaminata da 2 giudici che se non troveranno un punto di incontro potranno chiedere il supporto di un terzio magistrato.