Osimhen non è in vendita, così come Kvaratskhelia. È De Laurentiis a blindare i suoi gioielli in un’intervista fiume concessa alla Bild. Il patron azzurro gonfia il petto dinnanzi al suo Napoli che vola verso il terzo scudetto della sua storia, definito un’occasione di riscatto.
Un’epopea colossale, come l’ha definita il presidente, una squadra capace di estasiare l’Europa intera, senza debiti e quindi senza necessità di vendere. Il patron ha ammesso di essere cosciente di avere una squadra competitiva, guidata da un grande allenatore e non ha nascosto le sue ambizioni.
È un Napoli che può vincere la Champions League, ma occhio all’Eintracht Francoforte, un avversario tosto tanto da non far sbilanciare il patron sul passaggio del turno, al 50%. E poi, naturalmente, la questione dei diritti tv e della riforma del calcio, un vero chiodo fisso per il presidente.
Cartellini gialli e rossi a tempo, pause ogni 10’ di gioco e maggior numero di sostituzioni. Idee rivoluzionarie, e chissà se mai vedranno la luce. Immancabile, poi, un passaggio su Maradona. Il più grande di tutti i tempi, un mito per Napoli, un campione che non esisterà mai più. E che sicuramente sarebbe contento di questo Napoli capace di dominare in Serie A.