Svolta nelle indagini sull’omicidio di Francesco Pio Maimone, il ragazzo assassinato domenica notte a Mergellina.
. Un 20enne, anch’egli di un quartiere periferico della città, dopo l’interrogatorio, è stato fermato con l’accusa di omicidio volontario con l’aggravante mafiosa in quanto avrebbe legami con la criminalità organizzata ed è figlio di un affiliato al clan Cuccaro ucciso in un agguato di camorra nel 2013. Determinanti i testimoni e la videosorveglianza che in quella zona è capillare. E’ stato ucciso dunque per pura follia Francesco Pio. Un gruppo di giovani litiga in quanto qualcuno nella calca ha pestato un piede o versato il contenuto di un bicchiere sulle scarpe di un ragazzo, il presunto assassino in preda all’ira impugna la pistola ed esplode almeno 3 colpi, uno dei quali colpisce dritto al petto Maimone. Poi avrebbe dato inizio a una sorta di messa in scena facendo prima finta di scappare per poi tornare sui suoi passi, fino a mimetizzarsi tra la folla di soccorritori, recitando una anche una parte e fingendo di prestare soccorso al ragazzo a cui aveva sparato. La gente inizia a fuggire. Il 18enne non riesce a respirare e chiede aiuto agli amici che erano come lui tutti estranei al litigio che ha preceduto gli spari. Quando l’ambulanza arriva al Vecchio Pellegrini, Francesco Pio è già morto. La famiglia chiede giustizia per una morte senza una ragione, per una pura casualità mista a follia che si è portata via la vita di un 18enne di Pianura, un ragazzo perbene che lavorava la sera come cameriere sperando un giorno di poter aprire la sua pizzeria.