Sarebbe stata sgozzata, un taglio all’altezza della gola recisa, con il carnefice alle proprie spalle. Sarebbero queste, secondo le ipotesi degli inquirenti, le modalità con le quali Giulia Tramontano, giovane 29enne al settimo mese di gravidanza, è stata ammazzata dal compagno: Alessandro Impagnatiello. Saranno comunque, gli esami autoptici, previsti per domani, a fare maggiore chiarezza sugli aspetti della dinamica.
Giovedì 15 inoltre sarà il giorno degli accertamenti irripetibili sui tre pc e il tablet sequestrati nell’appartamento di Senago, dove si è consumato la barbara violenza. Le operazioni si svolgeranno nella sede della Sezione indagini telematiche dei cc di Milano, alla presenza sia del avvocato difensore di Impagnatiello, che di quello dei familiari della vittima.
Nel mentre il caso non smette di far discutere e di far sollevare polemiche. L’ultima arriva dagli avvocati della Camera penale di Milano che contestano con una nota le modalità e i contenuti della conferenza stampa dei giorni scorsi in procura sul fermo di Impagnatiello, ritenuti antitetici rispetto al principio della presunzione di innocenza. Insomma una vicenda drammatica e che non smette di far discutere