Urne aperte domani, dalle 8.00 alle 20.00, per le Primarie del PD. Tra le polemiche verrà eletto il nuovo segretario del principale partito di opposizione
La domenica delle Primarie del Partito Democratico, che chiude il lungo congresso nazionale dei dem, è arrivata. Domani, dalle 8 alle 20, si apriranno i seggi e nella tarda serata sarà già possibile sapere chi tra Stefano Bonaccini ed Elly Schlein sarà il nuovo segretario del Pd. La Campania, Regione dove spesso le primarie si sono trasformate in scandalo, è una delle realtà sotto osservazione. Sandro Ruotolo, portavoce della candidata Schlein, ieri ha denunciato l’anomalia Salerno. In un primo momento, infatti, alla provincia del Governatore De Luca erano state assegnate 70.000 schede elettorali, un numero spropositato rispetto sia ai possibili votanti, per le primarie del 2019 furono 33.000, che alle altre Province. A Napoli, ad esempio, tre volte più popolosa di Salerno, spettavano solo 65.000 schede. Ruotolo aveva evidenziato l’ambigua assegnazione lanciando una frecciata a Vincenzo De Luca che in Campania e nel Mezzogiorno è il principale sponsor di Stefano Bonaccini.
Sulla questione è intervenuto il Pd nazionale sollecitando la Commissione Regionale per il Congresso, presieduta in Campania, dall’eurodeputato Franco Roberti. L’ex magistrato ha chiarito che la sproporzione era dovuta ad «un mero errore materiale» che ha subito provveduto a correggere comunicando ufficialmente che a Salerno saranno assegnate 65.000 schede. Domani la parola passerà ai cittadini e la Campania sarà centrale per gli equilibri interni del PD. La Schlein ha, infatti, vinto a sorpresa in città per soli 17 voti nelle convenzioni tant’è vero che Bonaccini ha deciso di chiudere ieri proprio a Napoli, a Città della Scienza, il suo tour congressuale dove ad aspettarlo c’erano i rappresentanti di quasi tutti le correnti democratiche campane, big e meno big, tenuti insieme, almeno fino a domani, dal Presidente della Regione Vincenzo De Luca.