Il premio Salvatore Di Giacomo 2023, anche quest’anno, è stato ideato ed organizzato per ricordare l’illustre ospite di Sant’Agata sui due golfi, programmando una serie di eventi che culminano con la cerimonia di consegna del riconoscimento assegnato a grandi protagonisti dell’arte, della cultura e dello spettacolo.
Il premio consiste in un bassorilievo in ceramica che rappresenta Salvatore Di Giacomo sulla piazza di Sant’Agata, opera realizzata dallo scultore massese Raffaele Mellino.
La cerimonia di consegna avverrà la sera del 10 agosto prossimo sulla piazza di Sant’Agata; la serata sarà condotta dal giornalista Peppe Iannicelli, alla presenza di autorità e personalità.
I premiati della XXII edizione sono due protagonisti della più nobile ed importante cultura napoletana: il direttore del quotidiano “Il Mattino”, Francesco De Core, e lo studioso e cultore della lingua napoletana Amedeo Colella che su Canale 21 conduce la seguitissima rubrica domenicale Nisciun nasc mparat, entrambi degni discepoli della poliedrica attività di Salvatore Di Giacomo.
Altro appuntamento, molto atteso, è il tradizionale Concerto lirico sinfonico diretto dal Maestro Leonardo Quadrini che si svolgerà la sera del 25 agosto prossimo.
Gli incontri con gli autori sono iniziati con la presenza di Gigi Di Fiore che ha presentato con la partecipazione di Antonino Siniscalchi il suo volume “Storia del Napoli”.
Si proseguirà il 16 agosto con Maurizio De Giovanni, Premio Salvatore Di Giacomo 2021, che presenterà il suo ultimo lavoro “Sorelle – una storia di Sara”, il cui incontro sarà condotto da Peppe Iannicelli.
L’8 settembre si terrà l’incontro con Pietro Perone, autore del libro “Don Riboldi – il coraggio tradito”.
Infine, la rassegna si concluderà il 16 settembre con Francesco Pinto , Premio Di Giacomo 2019, che presenterà il suo ultimo romanzo “Gli strani casi del Club 22”.
In programma anche le passeggiate lungo i sentieri del borgo tanto amato dal grande artista. Il ricco programma organizzato dalla Pro Loco con l’instancabile impegno di Donato Iaccarino permette di approfondire gli aspetti più intimi dell’arte e della cultura di don Salvatore che trascorreva lunghe villeggiature a Sant’Agata. Si concedeva lunghe passeggiate, coltivava le sue passioni amorose, si circondava di poeti, musicisti , cantanti in una sorta di magico Parnaso. Ed amava la buona cucina del Don Alfonso 1890 tappa immancabile delle sue giornata santagatese. Ed ancora oggi la famiglia di Alfonso e Livia Iaccarino sostiene il Premio e tutte le iniziative in onore di Salvatore Di Giacomo.