Ci sono le immagini della tragedia di Ravello. Sono quelle del sistema di videosorveglianza del comune. Gli inquirenti anche da lì potranno comprendere la dinamica e i motivi che hanno fatto perdere il controllo del Bus a Nicola Fusco, morto precipitando nel Vallone del Dragone.
Le immagini della tragedia che si è verificata ieri mattina nella strada che congiunge Ravello con la strada amalfitana non sono impresse solo negli occhi dell’autista del camioncino in fila dietro il pullman. Il rumore assordante dello sgretolarsi del muretto di contenimento e del rocambolesco volo non sono solo nelle orecchie del lavoratore della vicina officina che si è precipitato come una furia quando ha visto il pullman fermo una ventina di metri sotto di lui e che come prima cosa ha cercato eventuali superstiti.
Una corsa, purtroppo, senza risultati. Ma tutto questo è nelle immagini di videosorveglianza del comune di Ravello che le ha immediatamente consegnate al magistrato che ha subito avviato un’inchiesta. Ieri è stata la giornata del dolore, del recupero della salma del giovane Nicola Fusco, l’autista alla guida di quel pullman che aveva appena fatto scendere a Ravello 30 turisti che alloggiano ad Agerola, e poi dei rilievi, che si sono protratti fino a tarda sera. Un’intera area posta sotto sequestro, così come il pullman e, ovviamente, il corpo del ventinovenne su cui il magistrato ha già disposto l’autopsia.
Troppe le ipotesi al momento al vaglio degli inquirenti, dall’errore umano alla cattiva manutenzione del mezzo ma anche le condizioni dell’asfalto che molti lamentano essere particolarmente scivoloso proprio in quel punto. Una pericolosità sicuramente aumentata da quella pioggerella insistente che nella giornata di ieri è caduta ininterrottamente sul personale dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri, Polizia di Stato e Municipale, su tutti coloro che si sono precipitati sul luogo della tragedia rendendo ancora più difficile un compito già di per sé tanto triste.