La Costa d’Amalfi rende onore al Pirata. E’ stata scoperta la gigantesca targa in memoria di Marco Pantani posizionata al Valico di Chiunzi a Tramonti. Un luogo tristemente noto per gli appassionati di ciclismo perchè proprio qui il Pirata nel Giro d’Italia del 1997 cadde, a causa dell’attraversamento di un gatto. Il campione romagnolo arrivò fino al traguardo dell’ottava tappa a Cava de’ Tirreni, ma subito dopo fu costretto al ritiro e a un lungo periodo di stop.
Insieme al sindaco di Tramonti, Domenico Amatruda, all’assessore agli eventi, Assunta Siani, al consigliere delegato allo sport, Luigi D’Antuono e al consigliere Pietro Belfiore Giordano, all’inaugurazione della targa che riporta l’immagine di Pantani che domina le colline di Tramonti hanno partecipato alcuni campioni indimenticabili. Gianni Bugno, vincitore del campionato del mondo su strada nel 1991 e 1992, e capace di primeggiare nove tappe al Giro d’Italia, nonché il successo finale nel 1990, quattro tappe al Tour de France. Marco Velo, che trascorse quattro stagioni a fianco di Pantani, aiutandolo nella conquista del Giro d’Italia e del Tour de France nella stagione 1998, Enrico Zaina , professionista dal 1989 al 2000, vincitore di tre tappe al Giro d’Italia e una alla Vuelta a España e fedele scudiero di Pantani anche in quello sfortunato Giro d’Italia del 1997. Igor Astarloa, campione del mondo in linea nel 2003 a Hamilton, e Daniele Bennati, trionfatore di tre tappe al Giro d’Italia, due al Tour de France e attuale ct della nazionale di ciclismo.
E’ stato un momento emozionante e che ha toccato il cuore dei presenti e di tutti gli appassionati di ciclismo che non hanno dimenticato le gesta immortali del Pirata. L’iniziativa si è svolta nell’ambito della pedalata non agonistica Sorrento con i campioni, che ha consentito a tutti gli amanti della bicicletta, di godersi i due litorali peninsulari siti tra Napoli e Salerno.
«Il ciclismo è uno degli sport più belli e amati nel nostro Paese “, sottolinea il sindaco Amatruda . Il Valico di Chiunzi ha rappresentato sia idealmente che fattivamente un gran premio della montagna nel corso della storia del ciclismo. Un simbolo dei sacrifici e della forza di volontà sia di Marco Pantani, che qui visse un momento difficile della sua carriera ma dal quale si riprese da vero campione, che dei nostri concittadini che incarnano appieno questi valori. Chiunque passerà dal Valico di Chiunzi volterà lo sguardo verso la targa e avrà un pensiero spinto dal cuore per l’immenso Marco Pantani»